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29 Giugno
2013
MILANO FINANZA
I VOSTRI SOLDI
IN GESTIONE
PROMOTORI FINANZIARI
I
l prossimo 8 luglio il par-
tenariato composto
dall’Assessorato alle Politiche
Sociali e Cultura della Salute
del Comune di Milano, l’Uni-
versità Cattolica del Sacro Cuore,
l’UNI, Ente Nazionale italiano
di Unificazione e Progetica in-
contrerà Anasf per presentare le
modalità di adesione al percorso di
educazione finanziaria degli adul-
ti. L’incontro si terrà a Milano e
sarà accessibile via «web» a tut-
ti gli operatori sul territorio, con
modalità interattive.
Il percorso è rivolto a realizzare la
figura di «Educatore Finanziario,
Assicurativo e Previdenziale di
Qualità», conforme alla norma
tecnica «Educazione Finanziaria
del Cittadino» UNI 11402:2011.
Con l’educazione finanziaria de-
gli adulti, il promotore finanziario
potrà consolidare la fiducia dei
cittadini nel mercato, disincenti-
vare pericolose derive «fai da te» e
aumentare e migliorare il contat-
to tra domanda e offerta.
L’educazione finanziaria di quali-
tà sta ultimando il primo percorso
pilota a Milano. Tra i primi utenti,
il Movimento Italiano Casalinghe,
i dipendenti del Comune di
Milano, dell’UNI e IKEA.
L’iniziativa comprende
due percorsi. Il primo, «Io
Welfare», fornisce al cittadino
la consapevolezza di sentirsi
responsabile del proprio ciclo
di vita, per affrontare il tema
della pianificazione economico-
finanziaria personale e metterlo
in grado di predisporre un do-
cumento con il proprio progetto
di vita, nel quale sono riporta-
ti obiettivi, esigenze e risorse
economico-finanziarie a dispo-
sizione. Infine, al termine di «Io
Welfare», il cittadino individua,
all’interno di un database, l’edu-
catore finanziario di qualità
certificato, al quale potrà rivol-
gersi per trasformare il proprio
progetto di vita generico in una
pianificazione approfondita e
personalizzata (si veda il box 1
in pagina).
Il secondo percorso, «Tu Welfare»,
prevede l’interazione, gratuita, tra
cittadino ed educatore finanzia-
rio ed è la fase in cui le intenzioni
del cittadino messe a fuoco duran-
te «Io Welfare» si trasformano in
azioni di pianificazione. L’esito è
la consegna all’utente, da parte
dell’educatore finanziario, di re-
port di educazione finanziaria
che coincide con la pianificazione
finanziaria, economica e patrimo-
niale personale strategica, e che
indica i tipi di soluzioni da adot-
tare, ma non i prodotti finanziari,
assicurativi o previdenziali.
L’Assessorato alle Politiche
Sociali e Cultura della Salute del
Comune di Milano ha invitato, nel
mese di maggio, le organizzazio-
ni di intermediari, le imprese e le
associazioni, a manifestare il pro-
prio interesse a partecipare alla
fase sperimentale del progetto. Si
tratta di abilitarsi a completare
il percorso educativo dei cittadi-
ni che, compiuto il primo passo
di consapevolezza, ricercheranno
l’educatore in grado di aiutarli a
personalizzare e attuare i propri
progetti di vita.
Anasf, tra le prime, ha manife-
stato interesse e offre ai propri
associati la possibilità di fare par-
te di questa iniziativa.
Ma chi è l’educatore finanziario
di qualità? In sintesi, è chi pos-
siede competenze e strumenti
conformi alla UNI 11402, certi-
ficati da società terze, un codice
etico di garanzia, una specifica va-
lutazione di competenza da parte
di un’organizzazione formata da
operatori a loro volta certificati e
si sottopone all’eventuale monito-
raggio nella singola relazione con
i cittadini.
La logica non è quella di realiz-
zare un percorso di formazione,
ma un sistema efficace il cui cuo-
re consiste in un insieme di tutele
che offrano al cittadino garanzie
nell’incontro con gli educatori fi-
nanziari, a patto che rispondano
ai requisiti richiesti dalle norme
di qualità e aderiscano agli impe-
gni stabiliti.
L’educatore finanziario dovrà
pertanto affrontare uno specifico
percorso formativo, composto da
giornate di aula e lezioni online
e strumenti di educazione volti a
simulare con il cittadino l’evolu-
zione del proprio progetto di vita
in base alle decisioni assunte.
Il percorso sviluppa competen-
ze metodologiche, utilizzo degli
strumenti di simulazione e co-
municazione coerente (si veda il
box 2 in pagina).
È in ogni caso facoltà dell’educa-
tore certificarsi solo per le aree di
propria competenza, in una visio-
ne modulare del percorso.
Il progetto tuttavia va oltre la
fase puramente educativa e in-
tende accompagnare il cittadino
anche nella trasformazione delle
intenzioni in azioni. Per questo,
qualora l’educatore finanziario
operi anche come intermediario,
nell’assoluto rispetto e suddivi-
sione di ruolo, il cittadino prima
di acquistare prodotti potrà
fruire anche di un servizio indi-
pendente di «second opinion» che
gli indicherà se i prodotti assicu-
rativi, finanziari o previdenziali
che gli vengono consigliati sono
coerenti con le esigenze emerse
all’interno del percorso di educa-
zione finanziaria.
I vantaggi dell’adesione al proget-
to, come si può intuire, sono molti.
Tra questi:
z
ricostruire una relazione di fidu-
cia stabile tra utenti e operatori;
z
aumentare la capacità di con-
tatto con utenti consapevoli del
proprio ruolo e motivati alla frui-
zione dei servizi;
z
affermare il ruolo sociale del
settore e valorizzare i servizi di
pianificazione finanziaria econo-
mico patrimoniale personale;
z
acquisire un posizionamento di
marketing innovativo e distinti-
vo, coerente con le richieste anche
valoriali dei cittadini.
L’incontro di presentazione del
progetto avverrà l’8 luglio 2013
a Milano, dalle ore 14,30 alle
17,30 presso la sede dell’UNI,
Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, in Via Sannio 2. È
richiesto di comunicare ad Anasf
la propria partecipazione (fisica
o virtuale) via mail all’indiriz-
zo formazione@anasf.it così da
predisporre le modalità orga-
nizzative più coerenti. Da luglio
partiranno le manifestazioni di
interesse di promotori finanziari
e gruppi, al fine di poter organiz-
zare le prime sessioni formative
dopo l’estate.
S
erve la consulenza in materia previdenzia-
le? È la domanda che si è posto Gianemilio
Osculati, da un anno alla guida del settore
wealth management di Intesa Sanpaolo, ragio-
nando sull’emergenza pensioni che sta montando
in Italia in un’intervista a Class Cnbc, la tv di
Class Editori (che pubblica
MF-Milano Finanza
).
Di fronte all’avanzare, nei fatti e nella percezione
dei cittadini, dell’idea che lo Stato dovrà ridur-
re le prestazioni, Osculati ha rimarcato che oggi
la previdenza integrativa in Italia è un mondo
complesso. Forse troppo, se richiede consulenza
per affrontarlo. Aggiungendo che quando per un
tema così centrale serve un consulente, significa
che la legge non è chiara e va dunque semplifica-
ta affinché sia subito comprensibile a tutti qual è
la situazione relativa al proprio futuro: «La pre-
videnza pubblica mi informi di quale pensione
avrò», ha detto Osculati, «e poi io, come privato
cittadino, provvederò a sistemare la mia posi-
zione». Spazio al fai-da-te, insomma. Ma è da
verificare che, anche una volta adottate le sem-
plificazioni che Osculati richiede, la questione si
possa considerare risolta. Intanto perché il tema
previdenziale è oggettivamente complicato per i
tanti che non possono o vogliono occuparsi del-
la questione in prima persona. Giusto muoversi
per fare in modo che le informazioni giungano
all’interessato: il lavoratore che si sente prepara-
to quanto basta e che vuol fare da sé deve poter
essere in grado di prendere decisioni in prima
persona, assumendosi la relativa responsabili-
tà. Ma il deficit culturale in materia finanziaria
degli italiani è un primo e serio ostacolo che si
incontra su questo percorso, inutile ignorarlo.
Inoltre non è così scontato che un lavoratore ca-
pace di destreggiarsi con stime del tenore di vita,
calcolo del montante e tassi di sostituzione, sia
anche abile nel definire in completa solitudine un
piano di investimenti adatto per costruirsi una
pensione integrativa. Chi lo affianca in queste
scelte fa per l’appunto consulenza, come lo fareb-
be al di fuori di un piano previdenziale, per un più
ordinario programma d’investimento.
Quello che davvero manca e che invece sa-
rebbe utile ci fosse, sul fronte pensionistico, è
l’informazione, in concreto quei numeri che l’ente
previdenziale pubblico dovrebbe fornire per con-
sentire a chiunque, come suggerisce Osculati, di
capire quanta parte del suo attuale reddito (poten-
do) deve destinare a un’integrazione. Ma in uno
scenario in evoluzione come l’attuale, in cui tan-
te variabili stanno cambiando, l’operazione non
è semplice. Sta cambiando la durata media del-
la vita, i redditi schiacciati dalla crisi, il tenore di
vita che si vuole mantenere (anche qui le aspetta-
tive sono in ribasso), la sostenibilità del welfare e
dei conti dello Stato. Trasformazioni di fronte alle
quali l’Inps si guarda bene dallo sbilanciarsi, for-
nendo numeri che avrebbero un’alta probabilità
di essere smentiti dai fatti. Con tutti questi punti
interrogativi, il lavoratore dovrà lavorare su solu-
zioni di sicurezza, che pur non coincidendo con il
peggiore degli scenari, raffigurino tuttavia un’ipo-
tesi molto prudenziale.
Detto tutto ciò, siamo davvero sicuri che sia così
semplice ridurre i temi previdenziali alla portata
di tutti? Pur dopo aver semplificato il più possibile
normative e differenti regimi che oggi disciplinano
le previdenza, a seconda delle categorie di lavo-
ratori e della loro età, le situazioni da affrontare
restano sufficientemente impegnative da sug-
gerire di non affrontarle se non dopo aver ben
studiato e messo a fuoco le problematiche. Non
è un caso dunque che professionisti specializzati
trattino tali questioni per conto dei loro clienti.
PORTAFOGLIO
di
Lucio Sironi
Previdenza fai-da-te. Se sei capace
I pf educano al welfare
Al via il nuovo percorso di educazione finanziaria degli adulti, ideato
da Progetica. L’8 luglio la presentazione del progetto ai soci Anasf
L
E
AREE
DI
STUDIO
Il processo educativo di qualità dovrebbe essere «comprehensi-
ve», ossia riguardare in un’unica prospettiva globale le diverse
esigenze. In questo senso, il percorso comprende le aree di:
budget:
massimizzazione del risparmio;
indebitamento:
ottimizzazione dei debiti in corso e avvio
di nuovi piani debitori (mutui in primis);
protezione assicurativa:
premorienza, invalidità perma-
nente, grandi spese sanitarie, inabilità di senescenza;
previdenza pensionistica
;
investimento:
liquidità, riserva e investimento per realiz-
zare gli obiettivi di vita personali e familiari.
I
TEMI
AL
CENTRO
Il progetto ha la finalità di effettuare un’efficace educazione al-
la pianificazione finanziaria assicurativa e previdenziale:
gestire il denaro,
tenere sotto controllo il proprio conto
economico, nonché sviluppare strategie per massimizzare
il risparmio;
pianificare,
sviluppare la capacità di identificare obiettivi
di vita per sé e per la propria famiglia, proteggere i propri
cari, pianificare la fase del ritiro del lavoro;
cercare supporto,
da parte di un operatore finanziario qua-
lificato, sviluppare capacità di valutare la professionalità;
fare delle scelte,
valutare le offerte dei prodotti in funzione
dell'adeguatezza nel soddisfare le proprie esigenze.
BOX 1
BOX 2